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(PREFAZIONE ALLA PUBBLICAZIONE "L'AGOPUNTURA alla portata di tutti" che potete scaricare interamente per uso personale)
C'è oggi una strana tendenza che si manifesta in tutti campi anche in quelli (come ad esempio la politica) che, essendo strettamente legati alla vita pratica, hanno maggiore necessità di chiarezza: la tendenza, voglio dire, a presentare in forma difficile e astrusa anche le cose più semplici. La medicina non è immune da questa cattiva abitudine e, in particolare, non lo è la disciplina di cui intendiamo occuparci: l'agopuntura. L'etimologia della parola « agopuntura » è addirittura trasparente: «puntura » con l'« ago ». Entrambe le parole vengono alla lingua italiana dal latino e il neologismo (« acu-punctura ») fu appunto usato per la prima volta dai gesuiti residenti in Cina. Gli aghi usati per questa terapia sono aghi speciali; ma, in caso di necessità, essa può anche essere praticata con comuni spilli e aghi da sarto o, addirittura, può essere sostituita dalla pressione digitale: col polpastrello del dito o con la sua unghia.
Se questa medicina, innocua (ippocratica) ha resistito ai secoli, ciò sta a significare che milioni e milioni di persone, per secoli, ne hanno tratto giovamento. Essa merita quindi una seria indagine. Inoltre, se è stata inventata, praticata e capita dai contadini cinesi di seimila anni fa, vuol dire che può essere alla portata di tutti. Basti pensare che in Oriente essa viene insegnata fin dalle scuole elementari. Certo, un conto è la pratica medica e un altro conto è la comprensione scientifica delle ragioni che la rendono efficace. Scienziati famosi, neurologi, anestesisti si stanno oggi applicando alla ricerca di queste ragioni, e noi ci auguriamo che i loro sforzi siano coronati da sempre maggiore successo. Tuttavia, la natura stessa della loro ricerca li conduce inevitabilmente all'impiego di un linguaggio tecnico, comprensibile quasi unicamente ai soli tecnici, agli altri esperti. E talvolta, anche quando potrebbero essere più chiari, entra in gioco quella « strana tendenza » all'oscurità non necessaria, di cui parlavamo all'inizio. Così si finisce per rendere eccessivamente difficile, ciò che risultava così semplice ai lavoratori cinesi di seimila anni fa. Dice a questo proposito W. Ulrich: « Ai medici cinesi non è riuscito, nonostante tutte le ricerche fatte, di scoprire quali basi biologiche abbia questo metodo così efficace. Per quanto riguarda il meccanismo di tali effetti, che in alcuni casi sono prodigiosi, tutti i medici cinesi rispondono all'unanimità: «non lo sappiamo; sappiamo però che l'agopuntura funziona. Non ènecessario che siano sempre chiari i particolari dell'effetto. Ha ragione chiguarisce ». Ogni anno vengono consumate nel mondo tonnellate di aspirina, senza che sia noto dettagliatamente il meccanismo della sua azione. Solo recentemente si è venuti a conoscenza, per esempio, dei danni che essa può arrecare alle mucose del tubo gastroenterico. Aveva quindi ragione il premio Nobel tedesco Max PIanck quando, a proposito delle difficoltà della ricerca, si esprimeva così: « La scienza si muove in una direzione che va dai più grandi errori a quelli più piccoli ». E il prof. Di Guglielmo, cattedratico di clinica medica a Roma, ricordava a me allora studente in medicina che, nella cura della brucellosi, il vaccino specifico -iniettato per lungo tempo esclusivamente per via intramuscolare -fu una volta somministrato erroneamente per via endovenosa e, avendo ciò dato risultati eccellenti, in seguito fu quella la somministrazione consigliata.
Sembra quindi abbastanza strana la preclusione mentale da parte di molti medici per I'agopuntura; quando poi vediamo la medicina occidentale accettare dalle varie industrie ogni sorta di nuovi medicamenti, propagandati a noi quasi quotidianamente, perchè a nostra volta li somministriamo ai nostri pazienti (in corpore vili). Quando, dopo qualche tempo, quegli stessi rappresentanti, che ce ne avevano decantato gli effetti terapeutici ottimali, ci avvertono che dobbiamo considerarli non più validi, se non addirittura dannosi! Tanta facilità, quindi, nello sperimentare nuovi farmaci; e tanta preclusione, invece, verso l'agopuntura, che viene fatta oggetto di ogni sorta di critiche soprattutto da parte di coloro che non la conoscono. Ci sembra giusto ricordare che la critica è possibile da parte degli studiosi che hanno approfondito la materia e non da parte di quelli che la ignorano. E bisogna, purtroppo,notare che la maggioranza dei diffamatori sono completamente a digiuno delle nozioni più elementari della medicina tradizionale orientale.
Nella mia ultra trentennale pratica medica, ho prescritto migliaia e migliaia di farmaci: sedativi, tranquillanti, ipnotici, sonniferi, sollecitato a farlo anche contro il mio consiglio da parte di pazienti già assuefatti e ormai schiavi del farmaco. Spesso si trattava di farmaci inutili alla guarigione e sicuramente dannosi per l'organismo. Nelle malattie la componente psicogena -molte volte preponderante -va curata in ogni modo prima che essa si somatizzi: va combattuta con tutti i mezzi, non esclusa l'agopuntura.
« Ha ragione chi guarisce ».
Mentre cadrebbe nel ridicolo, oggi, chi si cimentasse a curare i pazienti con i farmaci di solo cinquanta anni fa; l'agopuntura, al contrario, dopo seimila anni, è ancora valida. Resiste ai secoli. E' sempre innocua, d'accordo con l'aureo insegnamento di Ippocrate: « Primum non nocere ». E' più dannosa una sola aspirina di centomila sedute di agopuntura.
Va da sé che l'agopuntura non è una panacea, non è una medicina che possa curare tutti i mali. La scienza medica non fa, né ha mai [atto miracoli. Alla medicina tradizionalista estremo-orientale si ricorre, purtroppo, dopo che tutte le altre cure hanno fallito! L'agopuntura è solo una branca della medicina orientale. Da sola non basta. Ad essa viene associata la dietetica macrobiotica (scienza dell'alimentazione), la fitoterapia (cura con le erbe), l'igiene, la ginnastica, la massoterapia (cura coi massaggi), la moxabustione (cura topica con erbe bruciate), manovre di sbloccaggio vertebrale, articolare: medicina totale, quindi!
Lungi da me la pretesa di avere scritto o illustrato qualcosa di inedito. Questa scienza è già stata approfondita, in tutti i tempi e in tutte le lingue e in tutto il mondo, da validissimi scienziati. Ma essi si sono quasi sempre rivolti a una sparuta élite di studiosi, già provvisti di una solida cultura medica e filosofica. Altro è stato il mio intento. Non si può dimenticare che, per arrivare a intraprendere gli studi universitari, bisogna partire dalla scuola elementare e attraversare poi l'istruzione media, a livello ginnasiale e a livello liceale. Io ho cominciato dal primo scalino. Manca, a mio avviso, per l'agopuntura, un libro elementare, facile, accessibile a tutti. Manca, insomma, in questo campo, una specie di sillabario illustrato. Il mio scopo è stato, appunto, quello di offrire un sillabario di questo genere. Da dieci anni studio e pratico questa materia; e qui ho voluto appunto offrire i risultati delle mie esperienze. Ho fatto leva sulla memoria visiva. Ho fotografato la corretta posizione degli aghi. Dalla figura generalizzata ho precisato il particolare, sforzandomi -nella maggior parte dei casi -di rendere visibile in una sola facciata l'intero procedimento di cura per ogni singola affezione o malattia. Io ho studiato così. E mi auguro che il mio studio possa essere utile anche agli altri, che potranno utilizzare il mio lavoro come punto di partenza, come «libro primo » per poi approfondire la materia. E' mia ferma convinzione che
alla medicina occidentale si possa e si debba associare quella orientale. L'una completa l'altra. Ma occorreva, appunto, che in una esposizione semplice e molto elementare l'antico metodo fosse a disposizione di tutti.
L'agopuntura può curare molte affezioni e molte può guarirne; ma -soprattutto -può contribuire a lenire il dolore, ad alleviare la sofferenza umana. Penso, in particolare, a chi si ammala in alto mare o in zone ghiacciate o desertiche del globo. Là dove altre terapie sono fallite, può sempre ancora restare un'ultima scialuppa di salvataggio: curarsi e farsi curare con uno spillo!
POICHE' QUESTO LIBRO VIENE DA ME PUBBLICATO A SCOPO DIVULGATIVO PER TUTTI,AFFINCHE' LA TRATTAZIONE E LA ILLUSTRAZIONE NON SIA TROPPO DIFFICILE PER I NON ADDETTI AI LAVORI LO STUDIO: DEI POLSI CINESIEDELLA TEORIA DEI CINQUE ELEMENTI
VERRANNO TRATTATI IN UN VOLUME A PARTE DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE DATA LA VASTITA' E LA DIFFICOLTA' DEGLI ARGOMENTI.